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La Commissione Europea approva la proposta di modifica della Direttiva VIA

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29/10/2012

La Commissione Europea ha approvato lo scorso 26 Ottobre la proposta di Direttiva COM(2012) 628 final, che modifica l'attuale Direttiva VIA (2011/92/UE).

La proposta di direttiva mira a semplificare gli oneri amministrativi e a snellire il processo di VIA rafforzando le garanzie di salvaguardia e protezione dell'ambiente e consentendo allo stesso tempo ai proponenti di disporre di  un quadro normativo maggiormente razionalizzato ed armonizzato.

La proposta rafforza le disposizioni relative alla qualità della VIA al fine di raggiungere un elevato livello di protezione dell'ambiente e definisce regole più chiare per garantire un migliore processo decisionale prevedendo, tra l'altro, una più elevata qualità dei dati e delle informazioni contenuti negli studi di impatto ambientale, la sistematica valutazione delle alternative,  la valutazione degli effetti connessi a rischi di catastrofi naturali e di origine antropica,  il monitoraggio ambientale nel corso della realizzazione e gestione dei progetti, ma anche la chiarezza e la completezza delle decisioni adottate dalle autorità competenti, incluse le informazioni e le relative considerazioni acquisite durante il processo di partecipazione del pubblico.

Sono razionalizzate le varie fasi del processo di VIA, con l'introduzione di tempi e di un nuovo meccanismo per facilitare il processo quando sono necessarie diverse valutazioni e coinvolte diverse autorità. Questi cambiamenti consentiranno di disporre di maggiori certezze del diritto e di accelerare il processo, senza comprometterne la qualità.

Viene anche introdotto l'obbligo di reporting, ogni sei anni, degli Stati Membri alla Commissione sui principali "parametri" caratterizzanti il processo di VIA (numero di progetti, numero e tipo di procedura per tipologia di progetto e di committente, durata media e costo medio delle valutazioni).
L'attuale proposta è il risultato di un processo di revisione condotto attraverso ampie consultazioni e studi sull'efficacia delle norme esistenti e sull'impatto di eventuali modifiche. La proposta di direttiva sarà esaminata dal Parlamento europeo e dal Consiglio per la sua approvazione.